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KCI 후보
Trieste, 국경과 정체성 -Scipio Slataper 문학을 중심으로-
Trieste, Frontiera e Identita
김희정 ( Hee Jung Kim )
이탈리아어문학 27권 65-96(32pages)
UCI I410-ECN-0102-2012-780-000884342

Per trattare la problematica concernente un significato intimamente legato a Trieste-quello di 《frontiera》, assieme alla 《cultura e letteratura di frontiera》-si dovrebbe fare un`incursione nella storia. In un`altra relazione, analizzando il particolare inserimento della citta adriatica nella dinamica fluttuante del rapporto fra centro e provincia nello spazio mitteleuropeo, abbiamo accennato al fatto che, alla fine della prima guerra mondiale, Trieste diventa un centro periferico, situato all`estremo confine orientale d`Italia, in altre parole, una vera e propria 《citta di frontiera》. Vera "citta invisibil" nela topografia del Novecento, Trieste ebbe in sorte, negli anni che precedettero la Grande Guerra e la sua (per certi aspetti esizale) annessione all`Italia, un manipolo invidiabile di cantori. Il mito storiografico di una "letteratura triestina" sembrano dovuti, fatte salve le necessarie e risapute considerazioni cronlogiche e ambientali, a una straordinaria intuizione collettva. Piu sospettiamo in loro la lucida consapevoleza dell`enorme potenzialita spirituale che scaturisce dalle condizioni materiali: dal determinato assetto di un paesaggio umano, razzi, momenti, e mile compresi. E stato forse proprio Scipio Slataper a spiegare meglio di chiunque altro questa originalissima configurazione dell`intelligenza e della fantasia in quelle Lettere triestine che gli meritarono in patria la fama di traditore e degenerato, come si disse. Ne Il mio Carso, il capolavoro di Slataper, la nazione pare configurarsi come la comunita cui si appartiene per comunanza di lingua e cultura. Non ha base etnica, al contrario: l`acquisizione della nazionalita cosi intesa e un processo che puo avvenire in forme, in un certo senso, al limite della consapevolezza; e cio a ben vedere richiama, a un livello solo un po` piu acutizzato, le riflessioni di Chabod sul fondo volontaristico dell`idea generale di nazione italiana. Proprio in simili modi, del resto, va interpretato il "farsi italiani" di slavi, tedeschi, greci e quant`altro a Trieste tra Settecento e Ottocento. E l`assimilazione di un ambiente cosmopolita a una parlata e a una cultura, nella fattispecie la parlata veneta dei commerci e la cultura-soprattutto letteraria-italiana, avvertita quale patrimonio spirituale fra i piu preziosi d`Europa. Ed e anche, ovviamente, integrazione di se in un`identita plurale, la quale diviene parte costitutiva dell`identita individuale.

[자료제공 : 네이버학술정보]
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