L`epoca dei grandi cavalieri, dopo aver conosciuto il proprio periodo d`oro nel Medioevo, entro a poco a poco in crisi, per poi giungere al termine quando, grazie alle nuove tecniche di guerra e soprattutto alle nuove armi, la fanteria acquisto un ruolo preponderante sui campi di battaglia. Notevole e che Ariosto faccia comparire nel suo poema epico (l`Orlando furioso), anacronisticamente, un archibugio, simbolo e strumento del tramonto della cultura cavalleresca. L`arma appare nell`episodio di Cimosco (canti IX e XI); riassumendo l`episodio, ho prestato particolare attenzione al modo in cui il poeta parla della nuova arma attraverso i personaggi che la vedono per la prima volta (in quanto armi simili non esistevano all`epoca del poema), riuscendo tuttavia a non guastare il carattere eminentemente letterario del poema. Ho poi riflettuto riguardo alla decisione del poeta di usare un anacronismo, nonostante i rischi che questo artificio comporta e le difficolta presentate dalla descrizione degli aspetti tecnici e degli effetti dell`arma. Il risultato della mia indagine e che Ariosto, attraverso l`anacronismo dell`arma da fuoco, mirava ad esaltare il valore dei cavalieri. L`articolo si conclude con una rassegna dei termini scelti dall`autore per descrivere i vari tipi di armi da fuoco (troviamo sia espressioni figurate, sia denotazioni dirette).