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KCI 후보
20세기 이탈리아 유대 작가의 크레올화(Creolization) 연구의 가능성 -이탈리아 무솔리니 파시즘의 반유대주의 성향을 중심으로-
Studio possibile sulla Creolizzazione degli Scrittori Ebrei Italiani del XX secolo
김희정 ( Hee Jung Kim )
이탈리아어문학 35권 55-95(41pages)
UCI I410-ECN-0102-2012-880-003165387

In La scuola dei dittatori di Ignazio Silone, Tommaso il Cinico osserva casualmente che "la natura e la storia hanno piovute molte afflizioni sul mio paese, ma abbiamo risparmiato almeno uno: gli italiani non conoscono il significato di antisemitismo". Tale conclusione trova la sua giustificazione nella storia. Considerato che la persecuzione degli ebrei era una questione di politica statale in luoghi diversi nel tempo-spazio come l`Egitto del faraone, l`inghilterra e la Francia medievale, la Spagna di Ferdinando e Isabella e la Germania di Hitler, al peggio in Italia non e mai stato oltre un espediente politico che generalmente e trovato poco favore con i funzionari che avrebbero dovuto portarlo fuori e ancor meno favorevole con le persone che avrebbero dovuto accettarlo e sostenerlo. Di conseguenza, ci sono sempre stati abbondanti riferimenti per l`Italia e la sua lunga storia di lealta agli ebrei. Questo atteggiamento, anche se non unico in Europa, e comunque stato esemplare e lodevole. Quindi, qualunque sia l`epoca, sia il Medioevo, il Rinascimento o il XX secolo, la storia ha registrato che gli italiani hanno trattato gli ebrei con dignita e rispetto. Storicamente, l`accettazione e stata la regola. In nessun luogo questo atteggiamento umanistico degli italiani e documentato in modo piu chiaramente e abbondantemente che nel Shoa della seconda guerra mondiale. L`ironia, naturalmente, e che questo comportamento era in contraddizione con la politica ufficiale dello Stato italiano nelle Leggi razziali del 1938. Tali leggi, sul modello della Germania, ha cercato di negare gli ebrei italiani i diritti civili e politici. Erano piu o meno spinti l`Italia di Mussolini di circostanze politiche del 1930 e le insistenti sollecitazioni della Germania di Hitler, ma erano stati rivelati inefficaci perche non hanno colpito accordo nel popolo italiano. Nella generazione del Shoa di scrittori italiani, sentendo Svevo di aver invecchiato prima del tempo e stato lasciato alle spalle, tranne forse in Moravia e nella nostalgia di Bassani. Peculiare di scrittori ebrei italiani era la convinzione che il tradimento, l`ostracismo e l`esilio potrebbe essere solo temporanea. In fine e stata fortuna dell`Ebreo italiano, ha negato a quasi tutti gli altri, di volere ed essere in grado di riunirsi alla comunita nazionale. Questo ha dato scrittori dell`Olocausto, in particolare, come Primo Levi, la forza per dire quello che aveva sopportato con una sorprendente mancanza di amarezza. In breve, del Shoa per gli ebrei italiani, che erano stati nutriti e alimentati per generazioni sulla tolleranza, l`accettazione e assimilazione, e stato un`aberrazione, non una condizione di vita.

[자료제공 : 네이버학술정보]
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