Danubio e un ``diario di viaggio`` dalle sorgenti del fiume fino al Mare Nero, attraverso citta importantissime o paesi, ampi paesaggi, popoli, costumi, letterature e lingue diverse. Un itinerario fra romanzo e saggio che racconta la cultura come esperienza esistenziale e ricostruisce a mosaico le civilta di Mitteleuropa rintracciandone il profilo nei segni della grande storia e nelle effimere tracce della vita quotidiana. L`idea di Mitteleuropa nasce a meta dell`Ottocento per indicare un spazio politico e soprattutto economico egemonizzato dai tedeschi e dagli ungheresi, che piu tardi diventa il simbolo di programmi nazionalisti tedeschi e che poi diventa una dimensione sovranazionale, qualcoca di comune e sottostante a tutte le diverse nazionalita e culture di tante realta diverse. La Mitteleuropa ``hinternazionale``, oggi idealizzata quale armonia di popoli diversi, e stata una realta dell`impero absburgico, nella sua ultima stagione, una tolleranzte convivenza comprensibiilmente rimpianta dopo la sua fine, anche per il confronto con la barbarie totalitaria che le e succeduta, fra le due guerre mondiali, nello spazio danubiano. L`arte absburgica di governo non vuole imporre una rigida unita ai vari popoli, bensi lasciarli sussistere e convivere nella loro eterogeneita. Secoando Claudio Magris, il Danubio e il simbolo della frontiera, perche il Danubio e un fiume che passa attraverso tante frontiere, e quindi simbolo della necessita e della difficolta di attraversare frontiere, non soltanto nazionali, politiche, sociali, ma anche psicologiche, culturali, religiose. La nostra identita e sempre fragile e noi dobbiamo accettare questa fragilita, poiche mutiamo nel tempo. L`identita fatta di mescolanze, di sottrazioni e di elisioni non fosse soltanto il destino degli epigoni danubiani, bensi una condizione storica generale, l`esistenza di ogni individuo. Magris dice che siccome nessun popolo, nessuna cultra come nessun individuo sono privi di colpe storiche, rendersi impietosamente conto dei difetti e delle oscurita di tutti, e di se stessi, puo essere una proficua premessa di convivenza civile e tollerante. Magris dice che la letteratura e di perse stessa una frontiera, una soglia, una zona sul limitare e insegna a varcare i limiti, ma consiste nel tracciare dei limiti, senza i quali non puo esistere e nemmeno la tensione a superarli per raggiungere qualcosa di piu alto e di piu umano.