Natalia Ginzburg trascorre l`infanzia e l`adolescenza a Torino, in stato di emarginazione e solitudine, e trova presto conforto nella scrittura. Natalia esordisce nel 1933 con il suo primo racconto, I bambini, pubblicato dalla rivista “Solaria” e poi scrive tante opere. Supera i confini sempre ristretti dei vari “ismi” letterari, tutti riservendoli nella sua autenticita senza cedimenti e senza concessioni. Lessico famigliare e la storia della famiglia ebrea e antifascista, quella della stessa scrittrice, che si svolge a Torino fra gli anni Trenta e Cinquanta. Natalia Ginzburg racconta in prima persona. Lessico famigliare descrive dall`interno la vita quotidiana della famiglia Levi, dominata dalla figura del padre, Giuseppe Levi. Il Ginzburg non solo ripercorre con la memoria le vicende dei suoi cari, ma ne fissa per sempre anche il ricordo di frasi, modo di dire, espressioni gergali. La parola e elemento essenziale all`affermazione dei piu tenaci legame. Natalia annota apparentemente con un certo distacco, le vicende. Il romanzo ripercorre vicende familiari cronologicamente legate soprattutto all`eta fascista e la seconda guerra mondiale, quando vengono evocati l`uccisione del marito dell`autrice, Leone Ginzburg, per attivita politica antinazista, la persecuzione degli ebrei, fino ad arrivare al suicidio di Cesare Pavese e alla caduta del fascismo.