Vittorio Alfieri fu celebrato dagli uomini del Risorgimento come “l`iniziatore ed il padre della rinascita” e il creatore della coscienza nazionale. Per questo e lodato da Foscolo, Manzoni, Leopardi, Mazzini, Gioberti, Oriani, Carducci. Ma insieme con i suoi meriti politici, anche i valori artistici delle sue opere non debbono essere dimenticati. Anche sul pensiero e sull`opera dell`Alfieri influirono le ideologie tipiche del secondo Settecento, l`Illuminismo e il nascente Romanticismo, in lui intrecciandosi e scontrandosi ad un tempo. Il suo interesse per lo studio dell`uomo, per la concezione meccanicistica del mondo, la lontananza dalla religione per l`assoluta liberta e l`avversione verso il dispotismo, collegano Alfieri alla dottrina illuminista. I temi letterari illuministici, volti a chiarificare le coscienze e ad apportare il progresso sociale e civile, sono affrontati dal poeta non in modo distaccato, ma con l`emotivita e le inquietudini del pensiero romantico. Ma i letterati romantici dell`Ottocento furono piuttosto ostili all`opera dell`Alfieri, accusandola di astratezza, di lontananza dagli interessi e dalla realta della vita moderna e di assenza di senso storico. Invece nei primi anni del Novecento, Croce lo presenta come iniziatore della nuova letteratura italiana, con la quale egli avrebbe in comune l`individualismo, la passionalita, l`amore per la solitudine, la malinconia. Anche se gli manca l`ansia religiosa sul fine e il valore della vita e l`interessamento per la storia, ecc., secondo il Croce si puo definire un protoromantico. Nelle sue opere ci sono, sotto l`aspetto dell`Illuminismo l`odio istintivo contro la tirannide e l`amore per la liberta, e sotto quello protoromantico esplode l`urto violento di sentimenti e passioni e l`esaltazione della morte eroica dei protagonisti. E anche Saul e Mirra descrivono l`idea dell`umanita eroica che muore dopo una lunga vicenda di miseria e di abbiezione. L`idea dell`umanita nuova in Saul e Mirra e l`idea degli uomini nuovi che egli desiderava.