In questa ricerca si e cercato di mettere in luce l`influsso di Giorgio La Pira sulla poesia del giovane Salvatore Quasimodo. Partendo dal loro incontro da ragazzi a Messina, dalla comune formazione ivi ricevuta e dalla profonda amicizia istauratasi tra i due che continuera anche quando i loro itinerari e le loro scelte di vita si diversificheranno, si cerca di mettere in risalto, alla luce del Carteggio La Pira-Quasimodo e delle poesie del poeta, da una parte l`influenza che gli scambi tra i due ebbero nella formazione del concetto di poesia e dei contenuti del mondo poetico delle opere giovanili di Quasimodo, d`altra parte il travaglio interiore che accompagnera il poeta per tutta la vita, il rapporto con un Dio sempre intravisto, sentito, ma mai completamente abbracciato a causa del dissidio sempre irrisolto tra lo spirito che ha le sue esigenze e la carne che spinge in un`altra direzione. Questo dissidio lo portera, nonostante i reitarati consigli di La Pira, ad allontanarsi dalla Chiesa istituzione, gli scambi tra i due si diradereranno e la poetica ed i contenuti della poesia di Quasimodo si avvieranno in altra direzione, pur rimanendo sempre vivi in lui il desiderio e la ricerca di Dio.