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KCI 후보
보카치오의 언어사적 위치
Boccaccio nella storia della lingua italiana
조문환 ( Moon Hwan Cho )
이탈리아어문학 40권 187-212(26pages)
UCI I410-ECN-0102-2015-800-000506382

Boccaccio, insieme a Dante e Petrarca, si impone come modello prosastico letterario nella storia della lignua italiana. Mentre la lingua poetica viene fissata ben presto come posto stabile nell`ambiente della Toscana, quella della prosa non occupa ancora un certo spazio nel Trecento. Con il Decameron, Boccaccio aveva due lettori ben diversi: quelle persone della classe mercantile che desiderava appropriarsi del Decameron in volgare, e quegli intellettuali che privilegiavano il latino al posto del volgare. Nella trascrizione degli originali in volgare essi subiscono molte modifiche incluse tagli e inserzioni, mentre quelli tradotti in latino diventano anche piu monotoni e anche tragici. Il Decameron si diffonde cosi tramite i copisti e Boccaccio, alla fine, ottiene un giudizio ottimo da parte degli umanisti, quali Leon Battista Alberti e Lorenzo il agnifico soprattutto nel tempo dell` "umanesimo volgare". La fortuna di questa lingua viene sancita in modo decisivo dalla tesi bembiana, successivamente assunta dall`Accademia della Crusca, secondo la quale il modello volgare deve essere il toscano letterario trecentesco, nobile lingua di letteratura, ma non il toscano del tempo. Ho presentato e analizzato in questa sede quale aspetto del linguaggio di Boccaccio ha contribuito alla normalizzazione dell`italiano scritto, focalizzando la ricerca sulla lingua e sulla forma lessico-grammaticale e sintattica del Boccaccio anziche sugli aspetti letterari.

[자료제공 : 네이버학술정보]
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