Lo studio presentato fa parte di una ricerca piu ampia, volta alla documentazione e all``analisi dei disegni nella cultura figurativa barocca in relazione ai vari spettacoli. Per questo motivo il Gran Teatro Farnese di Parma e un esempio importante nel contesto culturale europeo, essendo uno dei primi esempi dell``architettura del teatro moderno dove si e sviluppato l``opera. Dal 1628 al 1690 sono stati allestiti nove spettacoli i quali fanno capire una cultura festosa. Purtroppo il teatro e stato distrutto durante la seconda guerra mondiale, poi e stato ricostruito alla base dei diversi documenti precedenti. Ho analizzato tre documenti figurativi per rintracciare la storia tra l``arte e lo spettcaolo: un``incisione e due disegni d``invenzioni. Tutti e tre sono trovati nella Biblioteca Nazionale di Parma. Si tratta del soggetto dell``incisione un proscenium dove si dimostra una scenografia introduttiva. La peculiarita`` dello stile della scenografia e evidente: dove si trova una gradualizzazione della luce in modo decisivo. Confrontando i disegni analoghi ho potuto trovare una condizione di questo stile: la distanza. Nell``epoca barocca queste espressioni del colore e della luminosita`` servivano alla communicazione del messaggio ai visitatori anche pur essendo lontano dal punto di vista di loro. Il criterio della visibilita`` applicata al Gran Teatro Farnese dimostra il rapporto relativo tra visitatori e immagini nella cultura barocca. Invece quanto riguarda all``analisi dell``uso della macchina scenografica presentata nei due disegni suddetti sembra che si tratti di una scena dell``entrata di Apollo, ma non si puo`` confermarlo per mancanza dei dati storici. Questi analisi fanno capire che immagini nella cultura festosa barroca non vengono limitati dal processo d``interpretazione ma vengono estesi dalla partecipazione dei vistatori.