La ricca atmosfera culturale che animava il dibattito filosofico, teologico, scientifico e politico sul finire del secolo XIII e gli esordi del XIV trova ampio riscontro nelle opere poetiche e dottrinali di Dante Alighieri. Gli influssi dell``averroismo, del neoplatonismo, si delineano nelle sue osservazioni e trattazioni inserite all``interno di tutte le sue opere. Dante Alighieri, prima di tutto, ha scritto la convivio in lingua volgare ripartita in quindici trattati. Il termine "convivio" deriva dal latino convivium. L``opera e quindi una mensa, che offre ai partecipanti una difficile pietanza, accompagnata da pane che ne facilitera l``assimilazione. Alla vivanda corrisponderanno le canzoni, mentre al pane i vari commenti esplicativi. Con il Convivio Dante tenta di dimostrare la propria dottrina e di difendersi dalle accuse dei concittadini che l``avevano condannato all’esilio. Interrompera la stesura dei trattati per dedicarsi al componimento della Divia Commedia.