Dagli anni ottanta, sono usciti dei libri e scritti sulla questione del testimone, della testimonianza e dell’intestimoniabile nell’ambito della letteratura della testimonianza. Primo Levi, che ha iniziato il suo lungo itinerario di testimone-autore con la pubblicazione del primo libro sulle sue esperienze laceranti ad Auschwitz, Se questo e un uomo, torna dopo 40 anni a riflettere sull’intestimoniabile, suscitando la questione dei ‘testimoni veri’ e della testimonianza ‘per delega’. Anche Giorgio Agamben esamina lo stesso tema profondamente in Quel che resta di Auschwitz, l’ultimo libro della sua Trilogia Homo Sacer. Seo Kyungsik, scrittore e pensatore coreano-giapponese, ha pubblicato un saggio significativo sull’attualita dell’intestimoniabile. Il mio articolo cerchera di comprendere, commentare e approfondire le problematiche pertinenti rappresentate in questi tre testi e autori.