Il teatro di narrazione comincia a diffondersi in Italia intorno alla meta degli anni ottanta, e fiorisce negli anni novanta, e poi riesce a prendere posto con grande successo diventando il fenomeno teatrale principale dell`Italia. Il teatro di narrazione consiste nel fatto che l`attore-narratore solista, sul palco senza scenografia o costume di scena, rappresenta non un`azione drammatica ma il racconto di un`azione drammatica, conservando la propria identita, e attraverso la sua voce, la sua gestualita, il suo corpo. Il solista deve avere in se una triplice professionalita (attore, autore, regista). Di questi narratori (narr-attori) solisti, Marco Baliani, Marco Paolini, Ascanio Celestini, intavolano un rapporto significativo tra palcoscenico e spettatori, ricostruendo alcune delle tragedie che hanno insanguinato l`Italia nei decenni del dopoguerra, stimolando l`impegno e la riflessione civica, e operando un recupero della memoria collettiva. Lo scopo di questo studio e di analizzare la concezione e le forme del teatro di narrazione, e di considerare le modalita degli spettacoli rappresentativi dei tre suddetti narratori.