La presente tesina si propone di analizzare il valore simbolico della figura di Napoleone come strumento della Divina Provvidenza nell`ode Il Cinque Maggio. Manzoni rimase colpito dalla notizia tragica e subito compose di getto un eccezionale ode dedicata all`imperatore francese che era morto con i conforti della religione cristiana. La conversione cristiana di Napoleone avvenuta prima della sua morte commosse Manzoni. Manzoni, in realta, fu antimperialista e antinapoleonico con una ferma opposizione ai disegni e alle prepotenze degli oppressori e dei violenti. Tuttavia ammirava Napoleone, anche se non lo amava. In realta l`inno non fu scritto per glorificare la figura straordinaria del generale francese, ne per condannarlo. Infatti, il suo nome non e mai pronunciato nel testo. Ci indica soltanto una semplice evento di morte, a cui l`autore ha dato piu importanza che al nome mondano. Nei primi versi l`autore sottolinea che ≪Ei≫ era solo un uomo mortale, ma le sue imprese erano state eccezionali. Manzoni medita sul senso dell`esistenza umana seguendo con attenzione tutta l`alterna parabola di gloria e di rovina di Napoleone. In precedenza Manzoni non aveva espresso su Napoleone nessun giudizio o pensiero, mentre poeti come Monti e Foscolo cantavano di lui in modo pagano. Quando Napoleone sali al potere, lo scrittore milanese rimase in silenzio, invece alla morte del generale francese, Manzoni si interrogo sull`evento che stupi il mondo e l`autore stesso. Egli chiarisce nell`inno la sua decisione di cantare ≪Lui folgorante≫. Commosso di fronte al mistero della morte Manzoni lo celebra cristianamente. Il poeta non vide Napoleone come un protagonista nel bene e nel male di un`era tormentata da conflittualita ideologiche e da guerre. Si avvicino alla vicenda napoleonica da un punto di vista piu religioso che politico. Il poeta, da buon cristiano, crede che non esista altro metro di giudizio fuori di quello morale per valutare le azioni degli uomini, ma sospende tale giudizio morale anche se e evidente che Napoleone per le sue ambizioni fece spargere il sangue degli innocenti con una serie ininterrotta di guerre. Manzoni si astiene dal giudicare le azioni del generale francese perche ritiene che il giudizio morale sia uno strumento affidato alle sole mani di Dio. Napoleone, subendo la sofferenza, si purifica e si redime. Dio lo avvia per i sentieri fioriti della speranza dove tutto e pace e potra trovare un premio che supera ogni umano desiderio e dove l`eco della fragile gloria terrena non giunge. Napoleone ha rivendicato la gloria non dalla sanguinosa guerra, ma dalla fede. Anche se l`ode fu scritta di getto in tre giorni si capisce chiaramente che essa era nata da una lunga meditazione sulla sorte umana. Manzoni, colpito dal mistero della morte di un particolare individuo, ora avverte il mistero della vita di ogni uomo alla luce della Provvidenza.