Il senso di vergogna dei superstiti di Auschwitz e strettamente legato alla problematica della dignita umana che percorre coerentemente tutto il mondo letterario di Primo Levi. In fondo a questa vergogna giace un`incurabile ferita della dignita demolita dal sistema nazista oppressivo.
Gia vent`anni prima del `fenomeno` di Auschwitz, Il processo di Kafka, pubblicato incompiuto dopo la sua morte, dimostra come possa presentarsi nella societa civile moderna questa vergogna paradossale dei superstiti, cioe quel senso ironico di colpa e di vergogna provato non dai persecutori ma dalle vittime, ampliando le problematiche della vergogna e della dignita calpestata dalla struttura oppressiva del potere a quelle universali che vanno oltre Auschwitz.
In questa opera Kafka descrive la violenza che un`enorme autorita anonima puo esercitare sui cittadini innocenti, l`assurdita grottesca che sta in fondo a questa violenza, la demolizione della dignita umana e la conseguente vergogna. Esse sono fondamentalmente dello stesso carattere di quelle che Levi descrive attraverso Auschwitz, cioe il concentrato del sistema piu assurdo di potere oppressivo.