Croce assegnava all’Estetica come oggetto di studio la potenza espressiva fantastica dell’opera d’arte e alla psicologia descrittiva i sentimenti e le sensazioni del vivere. D’Annunzio esprime la fantasia e l’immagine attraverso il tempo distruttivo tra il passato e il presente. Dal punto di vista estetico, il “superuomo” si risolve automaticamente con il suo linguaggio nella sfera dell’arte. D’Annunzio non vuole liberarsi dalla fantasia del suo mondo letterario.
Gli spiriti acuiti dalla consuetudine della contemplazione fantastica e del sogno poetico danno alle cose un’anima sensibile e mutabile come l’anima umana. In ogni cosa, nelle forme, nei colori, nei suoni, nei profumi, un simbolo trasparente, l’emblema d’un sentimento o d’un pensiero.