3.140.188.16
3.140.188.16
close menu
KCI 등재
보카치오의 『데카메론』에 나타난 단테의 『신곡』
Divina Commedia di Dante in Decameron di Boccaccio
이승수 ( Lee Seungsu )
이탈리아어문학 57권 69-100(32pages)
UCI I410-ECN-0102-2021-800-000297132

Le tracce di Dante rimangono nelle opere di Boccaccio, che ha rispettato e ha adorato Dante nel corso della sua vita e voleva far conoscere e diffondere le opere di suo maestro. In Decameron, Boccaccio imitava e parodizzava le immagini, le situazioni e il vocabolario usato da Dante nel suo lavoro, ma gli dava una diversa creatività nel modo di vedere. A differenza di Dante, che ha mantenuto un rigoroso standard morale che il libro dell'amore cortese di Galeotto provoca la passione impura, con il sottotitolo di "Comincia il libro chiamato Decameron cognominato prencipe Galeotto" Boccaccio ha sottolineato che il suo libro non è un mediatore di "amore peccaminoso" ma piuttosto un mediatore di "conforto e consigli utili". Il fatto che 10 giovani parlino di 100 storie a ogni 10 per 10 giorni sembra essere influenzato dalla Divina commedia composta da 100 canzoni. Entrambi hanno preso la struttura di un viaggio che fugge dalla morte. Nel prologo del Decameron, Boccaccio ha descritto la sua esperienza e ha spiegato perche lo ha scritto e lo scopo del suo lavoro. Questo è simile alla spiegazione di Dante dell'occasione, dello scopo del viaggio che lo ha portato a iniziare il suo viaggio, nel 1 canto del Inferno di Divina Commedia. Prendendo in prestito i nomi e le caratteristiche, il rapporto tra la personalità e il comportamento dei personaggi della Divina Commedia Boccaccio li ha applicati alla sua opera. Boccaccio ha imitato le immagini, le situazioni, i personaggi e i concetti di Dante nel Decameron, ma li parodiava per raggiungere una conclusione diversa dagli insegnamenti della Divina Commedia. È una parodia su Dante prendendo una situazione simile e cambiando il suo significato. La distinzione tra Dante e Boccaccio nella parodia riflette uno spostamento della visione del mondo dal Medioevo al Rinascimento. Il personaggio di Boccaccio ha usato l’immagine del al di là non per scopi morali o punizione ma per soddisfare le voglie dell'amore e la giustizia di Dio non come la punizione di Dio per il peccatore ma come la punizione per il traditore e lo schernitore dell’amore nel mondo. Questo mostra la visione di Boccaccio e degli umanisti del Rinascimento che apprezzavano la vita e la felicità nel mondo terreno e che erano disposti a lottare contro la fortuna destinata con la volontà umana autonoma.

1. 들어가는 말
2. 단테와 보카치오
3. 『데카메론』에 나타난『신곡』의 요소들
4. 나가는 말
참고문헌
[자료제공 : 네이버학술정보]
×